Il dono dello Scorpione
Nel periodo dell’anno in cui i giorni si accorciano rapidamente e la vita sembra abbandonare la vegetazione siamo invitati a contemplare la fine delle cose e ad aprirci al soffio dello Scorpione che si presenta come forza che distrugge e disorganizza. Nulla gli resiste quando l’opera costruttiva della Vita è finita: ogni prodotto organico, a meno di essere secco o mummificato, non tarda a decomporsi, grazie alle fermentazioni provocate dal suo veleno. Ma è anche vero che senza di lui nulla si rinnoverebbe e ogni progresso sarebbe arrestato perché le trasformazioni implicano sempre un processo distruttivo che le preceda e che è indispensabile al rinnovamento della vita.
Lo Scorpione: Fenice e Aquila
Chi non ama le storie di trasformazione, come i rospi che si trasformano in principi o Clark Kent che diventa Superman? Forse ci piacciono perché ogni trasformazione ci ricorda che è sempre possibile lasciar andare una vecchia identificazione per far crescere una nuova versione di noi stessi. Ma trasformarsi non è un processo facile e richiede fiducia, coraggio, e una notevole forza interiore, e questi sono i doni che lo Scorpione può elargire a chi si apre al suo influsso, e anche se è vero che in questo periodo dell’anno tutti siamo un po’ “Scorpione”, questo processo riguarda in modo particolare i nativi del segno, che più di ogni altro passano attraverso crisi e cambiamenti radicali per tutto il corso della loro vita.
Per loro è altresì naturale la consapevolezza che la morte, se viene vissuta in modo saggio, renda migliore la vita, e che è fondamentale lasciare andare quegli aspetti di sé che non sono funzionali alla nostra vera natura perché le crisi profonde e le situazioni difficili sono il modo con cui l’universo ci insegna a lasciare andare i vecchi attaccamenti a ciò che non è essenziale. In tal senso lo Scorpione è affine al simbolo della Fenice che brucia completamente per rinascere dalle sue ceneri.
Come pure gli è affiancato il simbolo dell’Aquila che rappresenta la capacità di elevarsi, salire, superare ogni cosa vedendo ogni situazione nel suo contesto e significato più ampio, sopra i pensieri, i sentimenti e le sofferenze del momento. In tal senso bisogna dire che questo segno sa come collegarsi con quella parte di sé che può essere e fare qualsiasi cosa e in qualsiasi momento, anche se si è giù e si è perso tutto egli sa come risollevarsi e trasformare ogni difficoltà in occasione di crescita e ogni veleno in medicina.
Lo Scorpione ha un potere tremendo del quale deve essere consapevole per mantenere la disciplina che gli consente di incanalare la sua passionalità e non di subire gli attaccamenti a vecchie storie, istinti e paure. Solo così può emergere il suo intuito e la sua capacità di vedere oltre la superficie, nella profondità di esseri e cose. Come un alchimista imparerà allora a trasformare il suo piombo in oro, la vergogna in gioia, la fame in sazietà, l’impotenza in fiducia nel proprio potere interiore. Per questo la sua risorsa primaria sarà una mente acuta e silenziosa come un pugnale, decisa a strappare il velo a tutte le bugie confortevoli, alle mezze verità, alle descrizioni idilliache delle nostre vite, ma questa impietosa capacità introspettiva dovrà sempre accompagnarsi ad un cuore aperto e ad una capacità immaginativa che nutra visioni positive, solo così potrà diventare creatività e visione originale e innovativa al servizio della vita.
I tre livelli evolutivi dello Scorpione
Secondo la Cabala ci sono tre livelli evolutivi collegati a questo segno:
- Lo scorpione: in cui domina il fuoco delle passioni egoiche e si vive in preda ad emozioni negative come paura, rabbia, gelosia, desiderio di potere.
- Il serpente: Il veleno non è più nella coda (subconscio) ma è nella testa, cioè si sviluppa un notevole controllo sulla propria negatività grazie allo sviluppo di facoltà intellettuali fuori dal comune. A questo livello la parte negativa può ancora avere il sopravvento, (serpenti velenosi), ma il più delle volte è già superata, anche se non c’è ancora l’affrancamento dalla forza di gravità che costringe a strisciare con il ventre a terra, cioè vi è il rischio di rimanere assorbiti solo dai valori economici e materiali.
- L’aquila: vi è la scoperta di un ordine verticale dei valori e ci si apre all’elevazione spirituale, allo sguardo che abbraccia gli orizzonti e alla vera sapienza esoterica.
Il fiuto dello Scorpione
Sempre per la Cabala il dono collegato allo Scorpione è il senso dell’olfatto, inteso come capacità di sentire e conoscere istintivamente ciò che sta dietro le cose, ricerca dell’essenza ultima della realtà e “fiuto” innato per la verità. Difficilmente chi è nato con forti valori Scorpione viene tratto in inganno dalle parole o da ciò che si vede, perché possiede un’innata capacità di sentire oltre le apparenze. Lo Scorpione avverte “a naso” se una situazione è potenzialmente favorevole o nociva, o se una persona è sincera o meno.
Nella tradizione cabalistica l’olfatto è anche il senso che ci connette con la nostra anima perché certi odori hanno la facoltà di risvegliare in modo spontaneo la scintilla divina presente nell’essere umano, così come può fare una capacità di sentire intensa e positiva che si accompagni ad uno stato di vera apertura del cuore.
di Marisa Giorgini